Fini: che delusione! Per molti è crollato un ideale non solo un uomo.

In questo mese ho seguito con attenzione quanto pubblicato dai giornali sulla questione Fini-Tulliani- Montecarlo.
Sinceramente sono rimasta impressionata di come un uomo politico, della portatata di Fini si sia fatto soggiogare dalla  Tulliani .Sicuramente sapeva di Gaucci  e non  ha avuto paura  che i suoi elettori avrebbero interpretato male le sue scelte di vita. L’affare Montecarlo è altra cosa.
Guardo oggi le foto della famiglia Fini-Tulliani e mi pare di vedere le foto di una famiglia reale e penso ad altro battesimo, quello della prima figlia, quella figlia tenuta quasi nascosta, penso anche alla prima moglie Daniela, quando la vidi la prima volta tanti anni fa rimasi sorpresa per il modo di parlare da  borgatara che però  con uno stile da gran signora è rimasta nell’ombra con discrezione per tutti questi ultimi anni e che continua a dare prova di essere  una donna che sa stare al suo posto senza pensare a vendette o cattiverie.
La questione Montecarlo è grave, anche se non sono soldi pubblici mi fa rabbrividire che un bene lasciato ad una comunità possa finire nelle manio di uno solo. Certo se fossero stati soldi pubblici  n0n ci sorprenderebbe più di tanto, siamo abituati ai politici che fanno del malaffare una ragione di vita, ma la questione Montecarlo è un tradimento ed una truffa ad una comunità  che ha sacrificato tutto in nome di un di un ideale.Come tante persone con una idea di giustizia e morale inculcata da genitori umili ,ma rigidi  mi fa piacere  essermi laureata per dover andare a lavorare e vivere una vita onesta. Mi inquieta l’idea che  oggi i politici non possano restare onesti , che i giovani idealisti di un tempo cambino per avidità o stupidità i loro ideali rinunciando  a combattere per una società migliore.

Quando con Berlusconi AN è entrata a pieno titolo a governare mi  sonodetta con fiducia forse ora ci saranno riforme che miglioreranno il nostro paese.
Devo dire che non ho mai avuto rapporti diretti nè con Fini nè con Berlusconi solo che in più occasioni sono stata loro  ospite in convegni e…convetion,quando era tempo di votazioni.Poi tutto finiva e li sentivo solo alla TV o leggevo di loro articoli pro o contro nei vari giornali.

Ora tutti i personaggi che  mi chiedevano di essere sostenuti politicamente sono  diventati ministri, deputati, dirigenti Rai o di Ministero, ma non si sentono più e se li cerchi per un importante motivo sociale non rispondono tradendo promesse ed ideali.
Ma Montecarlo NO! Sarebbe stato meglio se Fini avesse detto : chiedo scusa a tutti i militanti di AN e agli italiani, ho sbagliato per amore..”avrei capito”, ma questa arroganza sua e della convivente  decisamente mi indigna.

Perché non spiega a noi poveri cittadini, illusi, onesti cosa vuole e perché? E politicamente ….la nostra idea di famiglia trasformata in famiglia allargata,corrotta, disonesta….non è possibile…
E concludo con un semplice appello:  Fini dimettiti se hai dugnità e non  dimenticare  i sacrifici che hanno fatto  e che fanno gran parte dei tuoi elettori ( quando non hanno neanche i soldi per pagare l’affitto e per mangiare) abbi la forza di dare delle risposte LE MERITIAMO!

Fini non dimostra di essere un politico credibile:invitiamolo a dimettersi

 La rottura definitiva all’interno del Pdl è stata causata dalle posizioni di Fini e dei finiani in tema di giustizia. Posizioni tanto condivisibili quanto assolutamente sorprendenti se si considera da quale pulpito siano espresse; e cioè da Fini, ovvero colui che doveva essere “senza macchia e senza peccato”. Posizioni che ci fanno chiedere come sia stato mai possibile che persone di tal genere si siano trovate e si trovino tutt’ora nel Pdl.  Berlusconi doveva essere più previdente e non fidarsi di politici del tipo di Fini capaci di travolgere tutto e tutti per la loro ambizione.Tant’è che l’ufficio di presidenza del Pdl ha stabilito che “le posizioni dell’onorevole Fini” sono “assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Libertà”. Ed è verissimo!

L’incoerenza e l’improvviso mutamento d’opinione provengono non da Berlusconi e dal suo gruppo, ma da Fini e dai suoi, i quali ad un tratto hanno iniziato a ritenere intollerabile che gente fortemente sospettata di aver commesso reati ricopra incarichi pubblici e hanno iniziato addirittura a parlare di una questione morale. Questi sono, evidentemente, temi che nel Pdl vanno discussi ed analizzati. Ma i fatti provano che Fini  doveva essere l’ultimo a parlare di ” moralità”. Cosa significa per lui questa parola evidentemente nulla!

La questione morale esiste e la politica, a riguardo, deve essere intransigente. Una convinzione di cui Gianfranco Fini non fa mistero, ma che anzi esplicita nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio alla Camera. «Bisogna essere drastici – ha detto il leader di Montecitorio – nel ribadire che se vogliamo che la politica sia in sintonia con la società, nei confronti di comportamenti che sono scarsamente in sintonia con l’etica pubblica e con il rispetto delle regole del vivere civile, la politica deve essere intransigente. «La contrapposizione tra garantismo e legalità – ha aggiunto – non ha motivo di esistere. Se è vero che uno non è colpevole fino a quando la sua sentenza non è passata in giudicato non si può giustificare ciò che giustificabile non è». Per il presidente della Camera, inoltre, «l’etica del comportamento pubblico è una precondizione per non far perdere la fiducia nella politica da parte della società civile».Bene ,ora secondo il  “compitino” da bravo scolaretto ,Fini deve solo essere coerente e dimettersi!

Le Politiche Ambientali : Quale Sarà il Compito Dell’ISPRA ?

“La Legge 133/2008 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 prevede l’istituzione del’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
L’ISPRA svolge le funzioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici di cui all’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 300 del 30 luglio 1999 e successive modificazioni, dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica di cui alla legge 11 febbraio 1992, n. 157 e successive modificazioni, e dell’Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare di cui all’articolo 1-bis del decreto-legge 4 dicembre 1993, n.496, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 21 gennaio 1994, n. 61.
Con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, saranno determinati gli organi di amministrazione e controllo, la sede, le modalità di costituzione e funzionamento, le procedure per la definizione e l’attuazione dei programmi per l’assunzione e l’utilizzo del personale, nonché per l’erogazione delle risorse dell’ISPRA.
Fino all’avvio dell’ISPRA, i contenuti su Internet dell’Istituto sono articolati nei siti web già dell’APAT, dell’ICRAM, e dell’INFS.”

Cosi leggiamo andando sul sito internet dell’ISPRA. Quanto tempo occorre alle autorità competenti a far funzionare un ente così importante e  togliere il Commissariamento ?

A distanza di un anno dalla sua istituzione non vediamo alcun risultato: la notevole burocratizzazione dell’Istituto e soprattutto il Commissario un ex Prefetto impedisce ed impedirà di tener fede al suo nome ed ai suoi compiti.
In diversi settori i ricercatori, i tecnici ed il personale amministrativo rappresentano dal 50% al 100% dell’organico; essi sono un patrimonio intellettuale e professionale di fondamentale valore per l’Istituto, documentato da centinaia di pubblicazioni scientifiche e di rapporti tecnici.
In particolare, tenere ferme, inermi  le competenze e le professionalità che hanno permesso all’Italia di svolgere nel contesto internazionale un ruolo di primo piano nella ricerca ambientale  graverà pesantemente sul presente e sul futuro del paese.  Sig. Ministro dell’Ambiente, Presidente Berlusconi facciamo, a questo proposito, appello a Voi,  affinché  si trovino soluzioni condivise per una questione che  è fondamentale per il paese, adottando interventi urgenti e straordinari a sostegno delle potenzialità esistenti e del progetto da Voi iniziato.

Come era nella volontà del legislatore l’ ISPRA,  dovrà valorizzare i due diversi aspetti della politica ambientale nazionale, l’uno indirizzato alla ricerca e sperimentazione, l’altro indirizzato alla protezione e controllo.

Il Ministro dell’ Ambiente Stefania Prestigiacomo ha nominato come Commissario Straordinario dell’ ISPRA (Istituto per la ricerca e la protezione ambientale) il prefetto Vincenzo Grimaldi.

Il prefetto Vincenzo Grimaldi è affiancato due sub-commissari (il dott. Stefano La Porta e l’ ing. Emilio Santori).

L’ ISPRA,  andrà a prendere il posto di:
Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente)
Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica)
Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare)

Tra gli incarichi assunti dal prefetto Grimaldi durante la sua vita: a capo dell’ Ufficio Studi e Legislazione della Pubblica Sicurezza; Direttore Generale delle Scuole di Polizia operanti sull’intero territorio nazionale; Commissario straordinario del governo per l’Immigrazione dai Paesi extracomunitari; fa parte della Commissione Interministeriale per la preparazione del Giubileo del 2000; Commissario del governo nella Regione Friuli Venezia Giulia e di Prefetto di Trieste.
I più recenti incarichi sono stati: Prefetto di Bologna (metà 2003 – inizio 2008); Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella Pubblica Amministrazione (inizio 2008)

Ma  quale competenza possiede il Prefetto Grimaldi in campo di ricerca  e protezione ambientale?

Forse è ora di restituire competenza e dignità alla ricerca  con nomine più competenti!

Asrambiente Politica:Regioni al Voto 2010″ Caro Onorevole Quanto Mi Costi !”

Non ce l’hanno fatta neanche questa volta.Il Ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli aveva annunciato il taglio di 35.000 “poltrone” tra consigli comunali, assessorati, comunità montane e rappresentanze istituzionali varie, purtroppo la “casta” ha cancellato la norma contenuta nell’ultima legge finanziaria approvata a dicembre. Perchè? la “casta” ha verificato che la nuova norma avrebbe creato un meccanismo “a doppia velocità”. Le poltrone di alcune amministrazioni sarebbero state tagliate prima di altre e questo non si può fare.Tutti in sintonia questa volta: la scelta è stata bipartisan. La politica continua a riservare a se stessa ulteriori privilegi con complicate leggi che solo pochi sanno confezionare per riprodurre e mantenere la “casta”.

ESSERE ELETTI EQUIVALE A VINCERE AL LOTTO

Dibattiti, convegni, consultazioni  presentano  candidati che ci spiegano perchè si intende stare con gli uni o con gli altri argomentando motivazioni varie,ma nessuno spiega che essere eletti, a prescindere dallo schieramento politico equvale vincere al lotto. Privilegi economici equivalenti a quelli che hanno i parlamentari nazionali ed europei ed in alcuni casi pure più vantaggiosi anche se eletti con una manciata di voti.

PRIVILEGI PER CHI VA ALLA REGIONE

Tante voci che corrispondono allo “stependio”:

  • Liquidazione (TFR):per una sola legislatura (5 anni) anche più di 85.000 euro
  • Assegno vitalizio (pensione): fino a 7.000 euro al mese.Possibillità di ottenerla a partire da 50 anni
  • Auto blu
  • Indennità di carica
  • Indennità di funzione
  • Indennità per Presidente, Vicepresidente o Assessore della Regione
  • Indennitàper Presidente e Vicepresidente del Consiglio regionale
  • Indennità per Presidente o Vicepresidente di Commissione
  • Indennità per Consigliere segretario o per Consigliere Questore
  • Indennità per Capogruppo consiliare ( anche se il gruppo è di un solo consigliere)

NOI IN PENSIONE A 65 ANNI, LORO ANCHE A 50 : DOVE è L’UGUAGLANZA  DELLA COSTITUZIONE ?

DOBBIAMO CAMBIARE IL SISTEMA !