Caro Alemanno e Assessore all’Ambiente non si risolve con le Targhe Alterne l’Inquinamento Atmosferico a Roma !

Il dipartimento ambiente di Roma Capitale sta monitorando i dati Arpa relativi ai livelli di inquinamento atmosferico, che negli ultimi giorni hanno superato i limiti imposti sia per il particolato (Pm10) che per il biossido di azoto (No2). Secondo le disposizioni varate dalla Giunta ed in osservanza a tutte le normative regionali e nazionali, il Campidoglio ha disposto l’applicazione delle targhe alterne per lunedì 16 con divieto di circolazione per le targhe dispari, e martedì 17 gennaio con divieto di circolazione per le targhe pari – incluso lo zero.

Ma alcuni romani cominciano a chiedersi quanto sia legittimo per una città avere quasi quotidianamente provvedimenti di emergenza che vietano la libera circolazione del cittadino.

Il sindaco di Roma ha anche firmato una nuova ordinanza che indice nuovamente le targhe alterne, quello stesso provvedimento che nel 2009 Gianni Alemanno prometteva di non voler adottare perché “non servono a nulla, secondo perché creano estremi disagi ai cittadini e terzo perché sono l’estrema ratio di una amministrazione che non ha nient’altro da proporre” (http://is.gd/MgphoX). Da allora, l’inquinamento atmosferico di Roma non è diminuito, e in quest’ultimo periodo l’amministrazione capitolina ha continuato ad emettere, quasi quotidianamente, ordinanze che vietano la libera circolazione dei veicoli.

Provvedimenti che cominciano a generare un certo malcontento tra i romani, perché se è vero, come da Costituzione (articolo 16), che la legge può limitare “in via generale per motivi di sanità o di sicurezza” la libera circolazione del cittadino, questa “costrizione” non può divenire cronica, perché potrebbe andare a significare il fatto che le autorità competenti non abbiano attuato tutte quelle misure necessarie a superare tali tipi di criticità.

Settimana davvero difficile per i romani quella che inizia lunedì 16 gennaio. A causa dell’eccesso di smog (dovuto anche al beltempo stabile) con preoccupante ristagno di agenti inquinanti nell’aria, lunedì e martedì tornano i limiti alla circolazione dei veicoli, con la regola delle targhe alterne: il 16 saranno vietate le dispari; martedì 17 le pari (zero incluso). Non bastasse, a rendere difficile la vita di chi si sposta in auto o con i mezzi pubblici nella Capitale, è alto il rischio di manifestazioni in città nel corso della settimana – dai tassisti agli operatori ambientali – e venerdì 20 le deviazioni al traffico per la visita ufficiale di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy – attesi al vertice trilaterale con Mario Monti – renderanno arduo spostarsi in città. Rischio paralisi in centro.(“Corriere della sera”)

Spiace dirlo, ma lo smog non si combatte  con il discorso delle targhe. Bisognerebbe adottare politiche e provvedimenti di prevenzione invece che assillare i cittadini con provvedimenti inefficaci ed estremi.  Perchè non si comincia a pensare, ad esempio, di mettere le valvole termostatiche ai termosifoni degli uffici pubblici, delle scuole, delle università, dei ministeri e via dicendo….Oltre ad una diminuzione dei fumi delle caldaie, ci sarebbe anche un gran risparmio a livello economico, e di questi tempi non sarebbe poi così male…. Semafori iltelligenti inveci di quelli presenti a Roma che ti tengono fermi anche quando non passa nessuno.

Con le targhe alterne possono circolare solo le autovetture E5 che producono polveri sottili.

Le polveri sottili infatti se con E3 & 4 sono visibili e sopratutto “eliminabili” dai polmoni, grazie ad Euro 5 diventano invisibili e microscopiche per cui si depositano (essendo finissime) dentro gli alveoli dei polmoni e non si staccano più, ed incominciano a provocare i danni che devono provocare (Le Iene ultima puntata ).


L’inutilità del blocco sia come soluzione al problema smog ma soprattutto perchè impedisce alla gente di lavorare e in un momento come questo dove l’Italia ha bisogno di produrre e creare ricchezza e benessere il provvedimento  sembra veramente inopportuno.
Certo che loro di problemi non ne hanno, vanno in comune  con l’auto blu e alla fine del mese arrivano i bei soldoni dello stipendio.


Provassero loro a svolgere un lavoro che necessita dell’auto (vedi i commercianti che devono consegnare, i rappresentanti, ecc. ) e dover perdere due giorni di lavoro, purtroppo non tutti possono permettere di andare in giro per negozi del centro al posto di lavorare.

 

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